Si prega di prendere visione dell'informativa COVID-19 nella gestione dei posti
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia in do maggiore K. 425, Linz
Franz Joseph Haydn "Berenice che fai?", cantata per soprano e orchestra
Wolfgang Amadeus Mozart "Ch'io mi scordi di te?... Non temer, amato bene" K. 505
Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 103 in mi bemolle maggiore Hob:I:103, Mit dem Paukenwirbel - Haydn Tra il 1791 e il 1795 Haydn effettuò due tournée a Londra. In terra britannica il suo nome era famoso e le sue composizioni apprezzatissime. Inoltre, nella capitale inglese Haydn poteva disporre di una grande orchestra con virtuosi in ogni sezione, un particolare non da poco che influenzò le scelte timbriche riscontrabili nelle dodici sinfonie ‘londinesi’ realizzate in quegli anni. Penultima del gruppo, la Sinfonia n. 103 in mi bemolle maggiore fu eseguita il 2 marzo del 1795 al King’s Theatre di Londra con lo stesso autore impegnato al cembalo. L’appellativo - Mit dem Paukenwirbel - è dovuto al prolungato rullo di timpani posto in apertura del primo tempo, che anticipa il clima espressivo piuttosto serio dell’Adagio introduttivo. A seguire l’Allegro con spirito, un Andante costruito su un tema con variazioni, un grazioso Minuetto e un Allegro finale pieno di verve che, stando alle cronache del tempo, incantò il pubblico in sala.
Pochi mesi dopo, il 4 maggio di quello stesso 1795, sempre sul palco del King's Theatre Haydn raccolse un altro trionfo. In quell’occasione, oltre a una delle sue ben note Sinfonie, fu eseguita anche la cantata per soprano e orchestra “Berenice che fai?”, conosciuta anche come “Scena di Berenice”. Haydn aveva composto questa bella pagina nello stile dell’opera seria italiana per Brigitta Giorgi Banti, primadonna del King’s Theatre che ne fu la prima interprete. Il testo dai forti contrasti drammatici è tratto dalla scena settima dell'atto terzo dell’Antigono del Metastasio, dove Berenice si lamenta del suo infelice destino dopo essere stata abbandonata da Demetrio.
Mozart Composta alla fine di ottobre del 1783, la Sinfonia in do maggiore KV 425“Linz” deve il suo titolo alla cittadina dove Mozart si trovava di passaggio al tempo e dove avrebbe tenuto un’accademia privata. Al programma musicale proposto mancava tuttavia un pezzo d’apertura e così Mozart compose in tutta fretta la sinfonia in tempo utile per il concerto. Molte delle scelte stilistiche di quest’opera rimandano al modello sinfonico di Haydn, dalla brillante strumentazione dove figurano le trombe e i timpani, elementi tipici di occasioni celebrative festose, all’impostazione dei quattro movimenti: per la prima volta, ad esempio, Mozart fa precedere l’Allegro iniziale da un Adagio introduttivo, tratto distintivo di tanti lavori di Haydn. Seguono un secondo tempo in ritmo di Siciliana (danza frequentemente utilizzata dal collega illustre), un Minuetto di carattere rustico e un Presto conclusivo ricco di contrasti dinamici improvvisi ed episodi contrappuntistici.
Un invidiabile dono d’addio è invece il Rondò in mi bemolle maggiore Ch’io mi scordi di te?... Non temer, amato bene KV 505 di Mozart. La destinataria di questo gioiello musicale era Anna Selina Storace, soprano che fu la prima interprete di Susanna nelle Nozze di Figaro. Il brano risale alla fine del 1786, poco prima del trasferimento in Inghilterra della cantante, ed è un esempio di aria d’opera seria (il testo è tratto dall’Idomeneo), accompagnata da un'orchestra di dimensioni cameristiche a cui si unisce il suono del pianoforte.
Artisti
Direttore e pianoforte Ádám Fischer
Soprano Anna Prohaska
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Durata
Prima parte:
52 minuti
-
Intervallo:
30 minuti
-
Seconda parte:
33 minuti
-
Durata complessiva:
1 ora e 55 minuti circa