Monumentum sta come: memoria, documento, segno di riconoscimento, qualcosa che viene dal passato. Qualcosa che si sofferma e che fermando la progressione continua del flusso produttivo si sposta nella profondità della memoria, in una sorta di anacronismo temporale.
Attraversato da visioni oniriche e da esperienze corporali non verbali, come le pratiche di ipnosi guidata, questa prima parte ha un andamento racchiuso in un solo danzato da Megumi Eda, già storica danzatrice di Karole Armitage e interprete dai risvolti espressivi taglienti e neo classici. Un corpo, dunque, in uno slancio vitale, nel tentativo di aprire altri piani della memoria e riconnettersi alla propria storia. C’è sempre una certa delicatezza nell’affrontare la solitudine di un corpo, a dispetto della solidificazione quantitativa è possibile comprendere che la materia non è stupida, né cieca, né meccanica, ma che ha un ritmo, un linguaggio, un movimento interno e una propria organizzazione: un feeling.
Produzione: TIR Danza
Coproduzione: Torinodanza Festival
Con il sostegno di Lugano Dance Project.
Nell’ambito di Fabbrica Europa 2024.
In collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
ph. LAC Lugano Arte e Cultura – Foto Studio Pagi
Ideazione, coreografia, staging, costumi
Cristina Kristal Rizzo
Danza
Megumi Eda
Elaborazione sonora live
Cristina Kristal Rizzo su musiche di Gesualdo da Venosa e Lamin Fofana
Riferimento cinematografico
“Sogni” di Akira Kurosawa (1990)
Posto unico | 10,00€ |