Reduce dal trionfo della Vestale, Gaspare Spontini, musicista prediletto di Napoleone, è chiamato a comporre una nuova opera per il maggiore teatro di Parigi, l’Opèra. La scelta cade sul soggetto di Fernand Cortez, storico condottiero spagnolo del XVI secolo alla prese con la conquista del Messico. È lo stesso Napoleone a richiedere una grandiosa opera eroica; ben consapevole del potere dell’arte impiegata come mezzo di propaganda, l’imperatore mirava a ottenere il consenso pubblico per la sua campagna militare in Spagna. Il protagonista dell’opera, uomo saggio e magnanimo, preoccupato unicamente di liberare il popolo messicano dalla schiavitù della superstiziosa religione indigena, rappresentava infatti il perfetto pendant di Napoleone, che, come Cortez, voleva apparire il rappresentante di valori civili e liberali. Fernand Cortez debutta all’Opèra il 28 novembre del 1809: il sontuoso allestimento, un’orchestra magniloquente, effetti scenici stupefacenti - come la carica di veri cavalli in scena - cori guerreschi, danze barbare e anche una nota sentimentale, data dall’amore tra Cortez e la giovane indigena Amazily, garantiscono all’opera il successo sperato. La gloria di Napoleone è ampiamente esaltata e Fernand Cortez diventerà l’opera simbolo del suo impero.
Edizione critica della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi a cura di Federico Agostinelli.
La recita del 12 ottobre 2019 sarà trasmessa in diretta da RAI Radio3.
Si ringrazia le Serre del Giardino Torrigiani per aver fornito le piante che addobbano il Foyer