La clemenza di Tito è l’opera seria composta appositamente da Mozart per celebrare l’incoronazione del Granduca di Toscana Leopoldo II d’Asburgo a re di Boemia avvenuta il 15 novembre 1790 a Presburgo. Nonostante il poco tempo a disposizione l’opera andò in scena per il debutto al Teatro Nazionale di Praga il 6 settembre 1791. Per omaggiare un sovrano illuminato la scelta cade su un soggetto aulico, versificato da Metastasio nel 1737 per Carlo VI, nonno di Leopoldo, e già musicato almeno una quarantina di volte. Ma i tempi e i gusti musicali sono ormai cambiati e l’antico e venerato libretto metastasiano, su esplicita richiesta di Mozart, viene sottoposto dal poeta Caterino Mazzolà a una revisione: riduzione da tre a due atti, taglio di molti recitativi e trasformazione di alcune arie in pezzi d’insieme. Il risultato è un capolavoro in cui i personaggi stilizzati dell’opera tardo barocca prendono nuova vita e il protagonista, Tito, emerge ancora di più nella sua statura di sovrano saggio e totalmente devoto al bene pubblico.