Correva l’anno 1786 e il 1 maggio debuttava al Burgtheater di Vienna il primo dei tre capolavori realizzati da Mozart in collaborazione con Lorenzo Da Ponte: Le nozze di Figaro. Il soggetto, tratto dal ben noto Le mariage de Figaro, vergato da Beaumarchais nel 1778, è particolarmente congeniale a Mozart per situazioni e personaggi in gioco che si prestano a un’indagine psicologica in musica senza eguali prima di allora. La partitura è segnata fin dalle primissime battute da una prorompente vitalità: le note iniziali dell’ouverture ci trascinano nella folle journée di Figaro e compagni e da lì in poi la musica acquista un potere tale da diventare essa stessa azione attraverso colpi di scena, travestimenti, tranelli, mancate promesse, rivelazioni inaspettate, amori che provocano turbamento, ma anche nostalgia e tormento, fino al conciliante finale del quarto atto che ristabilirà l’armonia e l’ordine delle cose. Questo nuovo allestimento delle Nozze di Figaro porta la firma alla regia di Sonia Bergamasco, in vista di una lettura tutta al femminile della trilogia mozartiana che vedrà coinvolte alter artiste nelle prossime stagioni.
Nuovo allestimento
Progetto Mozart al femminile