Musiche indicative della raffinatezza di due corti italiane che attiravano compositori da varie parti d’Europa: quattro brani di Heinrich Isaac connessi alla famiglia Medici e uno di Josquin composto su un tenor estratto dalle parole “Hercules dux Ferrariae”, evidenziando le vocali (re-ut-re-ut-re-fa-mi-re); una sequenza sonora che potrebbe apparire problematica per la limitata gamma e la ripetitività di alcuni suoni, ma che per Josquin, soprannominato da Lutero “il padrone delle note”, divenne l’architrave di un’articolata costruzione musicale per celebrare la magnificenza del committente Ercole I d’Este († 1505). Di Isaac, il mottetto Rogamus te, due lamenti per la morte del suo signore, Lorenzo il Magnifico (1492), su testi elaborati da Poliziano, e il solenne mottetto Prophetarum maxime, probabilmente composto per il rientro dei Medici a Firenze nel 1512, dedicato al patrono san Giovanni e al cardinale Giovanni de’ Medici, futuro papa Leone X, già allievo di Isaac.
Heinrich Isaac
Rogamus te
Josquin Després
Missa “Hercules Dux Ferrariae”: Kyrie, Gloria
Heinrich Isaac
Quis dabit pacem populo timenti?
Josquin Després
Missa “Hercules Dux Ferrariae”: Credo
Heinrich Isaac
Quis dabit capiti meo aquam?
Josquin Després
Missa “Hercules Dux Ferrariae”: Agnus Dei
Heinrich Isaac
Prophetarum maxime
Direttore
Fabio Lombardo
Ensemble L'Homme Armé
Cantus
Giovanna Baviera, Marta Fumagalli
Altus
Alberto Allegrezza, Andrés Montilla
Tenor
Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani
Bassus
Gabriele Lombardi, Davide Benetti
UtFaSol ensemble
Cornetto
Pietro Modesti
Tromboni
Elina Veronese, Fabio De Cataldo, Andrea Angeloni
Organo
Andrea Perugi
Posto unico | 20,00€ |