Il Rigoletto che va in scena in questa ripresa di novembre 2019 fa parte dell’innovativo progetto del Maggio Musicale Fiorentino firmato dal regista Francesco Micheli che ha siglato una drammaturgia che unisse i tre popolari titoli verdiani. Le tre opere Trovatore, Rigoletto e Traviata sono state messe in scena nel corso del mese di settembre 2018. A fare da filo rosso nella trilogia due elementi, il primo, un monumentale tricolore che apre la prima scena di ciascuno dei tre titoli, un impianto scenografico caratterizzato da alcune costruzioni che si ripetono, declinate e caratterizzate a seconda del contesto con luci e i colori predominanti del verde, bianco e rosso ognuno per un titolo e il secondo, il Coro, quel coro che secondo Giuseppe Verdi è un personaggio unanime che lega, che passa, che trasmigra dalle tre opere che non hanno un’unitarietà in sé ma toccano profondamente l’immaginario collettivo, unendolo nelle emozioni, a volte contrastanti, delle passioni. Il colore predominante di questo Rigoletto, ora nel repertorio del Maggio, è il verde.